I produttori, gli importatori e i rivenditori di beni in polietilene possono sanare la loro posizione pregressa. Il consorzio Ecopolietilene, in accordo con Polieco, dà infatti la possibilità alle aziende già consorziate e a quelle che vorranno aderire al consorzio di mettersi in regola con il pagamento dei contributi dovuti per gli anni precedenti rispetto all’iscrizione, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 234 del D.Lgs. 152/2006.
Secondo quanto indicato nel provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato numero A545 – provvedimento 30300 -, pubblicato sul bollettino settimanale numero 35 del 2022 (nuova versione del 2 novembre), la procedura di sanatoria è riconosciuta da entrambi i Consorzi, che si occupano della gestione dei rifiuti da beni in polietilene, e prevede un percorso agevolato, senza la possibilità di dover incorrere in contenziosi.
Al termine della procedura, è previsto il rilascio di un’attestazione di regolarizzazione da parte dei consorzi riconosciuta da Ecopolietilene e da Polieco. Tale attestazione potrà essere usata per transigere con Polieco eventuali contenziosi relativi all’asserito mancato pagamento dei contributi pregressi.
Si chiude così un annoso capitolo che vede, come principali beneficiarie, da una parte le aziende italiane attive nel comparto del polietilene e, dall’altra, l’ambiente. I fondi raccolti dai due consorzi con le procedure per sanare il pregresso saranno versati in un fondo, che verrà gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica con finalità espressamente ambientali.
La volontà del consorzio Ecopolietilene, condivisa da tutti gli attori, è quella arrivare a creare un sistema per la gestione di questa tipologia di rifiuto che sia sempre più efficace e volto a un continuo miglioramento dell’efficienza, attraverso il concorso delle aziende che, secondo quanto indicato dalla normativa, sono chiamate a occuparsi dei beni in polietilene prodotti a fine vita, nel rispetto del principio della Responsabilità Estesa del Produttore (EPR).
Ecopolietilene resta a disposizione delle aziende consorziate e delle aziende interessate per chiarimenti e per avviare le procedure necessarie al fine di trovare la miglior soluzione possibile.