Il progetto sviluppato dal consorzio in collaborazione con la società piemontese STR ed Ecolight Servizi mira  a migliorare la qualità dei rifiuti raccolti nelle isole ecologiche comunali

Incrementare il recupero dei beni in polietilene è possibile, partendo da una raccolta più puntuale dei rifiuti. Il progetto pilota “Censimento rifiuti beni in PE in ambito urbano” sviluppato da Ecopolietilene con la collaborazione di STR, società piemontese che si occupa della gestione e del trattamento dei rifiuti urbani nella provincia di Cuneo, ed Ecolight Servizi, ha evidenziato che tra i rifiuti in plastica raccolti alle isole ecologiche comunali ben quattro su dieci sono beni in polietilene, ovvero rifiuti interamente riciclabili e dal grande valore ambientale. E, aumentando il livello di differenziazione, è possibile arrivare all’80%.

Il progetto, che si è svolto in due tranche tra aprile e ottobre 2021, ha preso in considerazione quattro differenti isole ecologiche gestite da STR, focalizzandosi sulle unità di carico destinate alla raccolta delle frazioni con codice CER 20 01 39 (plastica). I 1.720 kg di rifiuti sfusi in plastica rigida, che complessivamente sono diventati oggetto di analisi, sono stati quindi suddivisi manualmente in quattro macro categorie, quindi pesati a loro volta. Nei cassonetti dedicati alla plastica sono stati trovati imballi rigidi leggeri, prevalentemente taniche vuote; cassette per l’ortofrutta; rifiuti estranei, come ad esempio RAEE, gomma, legno, pvc; infine beni in polietilene. Circa il 40% di quanto è stato conferito è risultato essere bins, tubi, teli per l’agricoltura, pacciamatura, reti ombreggianti, cassette per l’edilizia, casalinghi e alcune parti di arredi marchiati PE.

In collaborazione con STR, nelle isole ecologiche Ecopolietilene ha quindi provveduto a posizionare degli appositi contenitori dedicati alla raccolta della plastica rigida. Nel periodo test di sei mesi, è stato registrato un azzeramento dei conferimenti errati (come gomma, legno, RAEE). Ed, escludendo le taniche e le cassette per l’ortofrutta, che sono imballaggi, otto rifiuti su dieci sono risultati essere beni in polietilene. Per il consorzio Ecopolietilene, la qualità della raccolta è il necessario punto di partenza per un virtuoso percorso circolare dei rifiuti. Il Consorzio proseguirà con monitoraggi sulla raccolta urbana per incrementare le quantità dei beni in polietilene raccolti e avviati a recupero, ma anche per far conoscere sempre più questa tipologia di rifiuto: essendo interamente riciclabile, è una risorsa che può essere reimmessa nei cicli di produzione di moltissimi oggetti, con risparmi in termini energetici di consumo di materie prime, nonché minor inquinamento.