Oltre 90 mila tonnellate di rifiuti di beni in polietilene gestiti, progetti per migliorare la raccolta e iniziative volte a sostenere il riutilizzo della materia prima seconda ottenuta da questi rifiuti. A tre anni dal riconoscimento ministeriale, il consorzio Ecopolietilene traccia un bilancio dell’attività e del prossimo futuro. Il direttore generale del consorzio, Giancarlo Dezio, intervistato dal direttore di Polimerica, Carlo Dellatorre, si dice soddisfatto della strada fatta, un percorso «fatto ponendo al centro sempre le aziende», spiega.

«Il numero di aziende consorziate è andato progressivamente aumentando, attestandosi a fine giugno 2023 a 157 imprese, tra fabbricanti, importatori, brand owners e distributori. Sul fronte della raccolta, considerando una prima fase di start up, nei tre anni sono state circa 90.000 le tonnellate di rifiuti da beni in polietilene gestite dal Consorzio. Sono state fatte inoltre oltre 15.000 missioni in tutta Italia. Questa intensa attività è supportata dall’importanza che rivestono i beni in polietilene: sono oggetti riciclabili al 100% e che quindi hanno una grande valenza sia economica sia ambientale».

Molto è stato fatto sotto il profilo valoriale, per contribuire al miglioramento della filiera. «Sono stati attivati progetti sperimentali per potenziare la raccolta dei beni in polietilene e sono stati realizzati progetti per migliorare il ciclo circolare di questi rifiuti, individuando ambiti industriali che possono utilizzare la materia prima secondo ottenuta dal riciclo dei rifiuti da beni in polietilene in processi produttivi».

Per il futuro, il Consorzio auspica l’introduzione di un codice CER per questa tipologia di rifiuti e annuncia un nuovo progetto.

L’intervista completa è disponibile qui: https://www.youtube.com/watch?v=vjG8xZcvwzs