Promuovere l’economia circolare accompagnando le aziende verso nuovi e innovativi processi di gestione dei rifiuti di beni in polietilene. Dopo le esperienze già condotte nell’ambito della gestione delle coperture per i vigneti, il consorzio Ecopolietilene ha avviato un nuovo progetto sperimentale volto a certificare una “filiera chiusa”, ovvero dalla raccolta al trattamento fino alla produzione di nuovi prodotti con le materie prime seconde ottenute, dei rifiuti di beni in polietilene. Il progetto si focalizza sulla gestione di tubi in polietilene rigido che vengono solitamente utilizzati per il trasporto di acque reflue e fluidi industriali, per il convogliamento di gas e per la protezione di cavi elettrici e sistemi di telecomunicazione.
In collaborazione con Picenum Plast spa, azienda marchigiana leader nella produzione di tubazioni, e MyReplast Industries, tra le principali realtà europee nel riciclo e nell’upcycling dei rifiuti plastici, e con il supporto di Ecolight Servizi, azienda del Sistema Ecolight in prima linea nell’offrire servizi alle aziende per la gestione dei rifiuti professionali, il consorzio andrà a verificare la possibilità di realizzare una filiera circolare dove, a tutti gli effetti, il rifiuto di un bene in polietilene può diventare risorsa per la produzione di un altro bene. I rifiuti tracciati da Ecolight Servizi, saranno gestiti dall’impianto di MyReplast Industries che li tratterà ottenendone materie prime seconde. Queste verranno affidate a Picenum Plast che ne valuterà l’impiego prevalente all’interno di cicli di produzione per la realizzazione di nuovi beni in polietilene. Ad Ecopolietilene il compito di certificare la circolarità dei beni in polietilene gestiti e la loro importanza ai fini ambientali.
Il progetto, che è stato avviato nell’ultimo trimestre del 2023, avrà effetti continuativi. Entro la primavera 2024 saranno presentati i risultati dei primi sei mesi di attività