Una balena in polietilene riciclato, realizzata grazie al supporto del consorzio Ecopolietilene, dà il benvenuto alla mostra Antropocene, proposta a Venezia per celebrare i 100 anni dell’Italian Science Research Council – il CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche. Si tratta di un’ospite speciale che fa parte del set di tre balene, lunghe oltre 6 metri, e realizzate dal team di MAELSTROM grazie alla collaborazione del consorzio. MAELSTROM è un progetto finanziato nell’ambito del programma dell’Unione Europea Horizon 2020 e dedicato allo sviluppo di soluzioni tecnologiche – una Piattaforma Robotica e una Bubble Barrier – per la rimozione dei rifiuti marini, soprattutto plastiche, negli ecosistemi costieri. È coordinato dall’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) e si pone l’obiettivo di richiamare l’attenzione sugli impatti dell’inquinamento da plastica sugli ambienti marini, sostenendo consumi sostenibili e paradigmi di economia circolare.
La balena alla mostra Antropocene a Venezia. Foto CNRFornendo la materia prima seconda, Ecopolietilene ha voluto testimoniare il proprio impegno in termini sensibilizzazione sul riciclo delle materie ottenute dai rifiuti da beni in polietilene. La balena esposta a Venezia condivide le finalità della mostra Antropocene: sensibilizzare, attraverso un approccio multidisciplinare, l’opinione pubblica sugli impatti degli esseri umani sul pianeta Terra.
La balena è esposta alla Palazzina Canonica, sede storica del CNR-ISMAR a Venezia fino al 5 luglio.
Maggiori info: https://antropocene.cnr.it/

MAELSTORM, Smart technology for Marine Litter SusTainable RemOval and Management, è un progetto quadriennale che coinvolge un team composto da un Partenariato multidisciplinare che riunisce esperti di vari settori che vanno dalla robotica alla biologia marina, dal riciclo dei materiali e al coinvolgimento di cittadini e stakeholder. L’obiettivo principale è quello di trovare soluzioni per ridurre l’impatto dei rifiuti marini negli ecosistemi costieri, identificando i luoghi di accumulo, intercettando i rifiuti fluviali galleggianti e rimuovendo quelli depositati sui fondali, soprattutto plastica così da evitare la formazione di microplastiche. Le attività riguarderanno la progettazione e la sperimentazione di tecnologie innovative, co-alimentate da energia rinnovabile e da un carburante di seconda generazione, in grado di rimuovere i rifiuti presenti in due vaste aree costiere nel Golfo di Venezia (IT) e nel fiume Ave nel nord del Portogallo (PT). Con la visione di promuovere un’economia circolare, i materiali raccolti sono trattati combinando processi e tecnologie innovative e utilizzando metodi di trattamento fisico-chimico al fine di trasformarli in altri prodotti. In questo modo, i rifiuti marini diventano nuova risorsa. I risultati ottenuti costituiranno un passo importante verso la neutralità climatica entro il 2050 e il disaccoppiamento della crescita economica dall’uso delle risorse, come previsto dal Green Deal Europeo.
www.maelstrom-h2020.eu/