Differenziare la plastica dalla plastica per aumentarne il valore ambientale. Il consorzio Ecopolietilene, insieme a Contarina, Eco Ricicli Veritas ed Ecolight Servizi, ha attivato un nuovo progetto pilota per identificare la presenza e la relativa incidenza percentuale dei rifiuti di beni in polietilene nell’attuale sistema di raccolta differenziata urbana. L’area territoriale interessata è la provincia di Treviso, per la precisione la zona servita da Contarina Spa, società in house providing a completa partecipazione pubblica, che si occupa della gestione dei rifiuti nei 49 Comuni aderenti al Consiglio di Bacino Priula.

Il progetto, che temporalmente si colloca tra la fine 2021 e l’estate del 2022, prevede tre step: una prima fase di formazione è stata dedicata al personale che, all’interno dell’impianto di destino di Eco Ricicli Veritas, si occupa della cernita e selezione del rifiuto proveniente dalla raccolta differenziata al fine di permettere un miglior riconoscimento dei beni in polietilene all’interno di tutta la frazione plastica conferita. Quindi, la selezione manuale dei rifiuti: questa seconda fase permette di individuare e dividere le diverse tipologie di plastica, così da separare i beni in polietilene per poterli non solamente quantificare ma anche qualificare, andando a redigere un elenco merceologico dei prodotti in polietilene conferiti.
Ulteriori sviluppi da valutare con Contarina riguarderanno, invece, la possibilità di collocare dei contenitori dedicati alla raccolta dei soli beni in polietilene (oppure rifiuti in plastica dura), presso alcuni EcoCentri del territorio, così da sperimentare il valore di una raccolta differenziata di questa specifica tipologia di rifiuto.

Il progetto, che si inserisce nell’ambito di una più ampia attività di studio e sensibilizzazione sui rifiuti di beni in polietilene condotta dal consorzio Ecopolietilene, si proporne non solo di quantificare la produzione di questi rifiuti in ambito urbano, ma di migliorare anche la qualità dei rifiuti che vengono inviati agli impianti di recupero.
Si tratta del secondo progetto di questo tipo avviato da Ecopolietilene. Il consorzio ha già operato con uno studio simile nell’area della provincia di Cuneo.