Sono oltre 90 mila le tonnellate di rifiuti plastici che Ecopolietilene ha gestito nei suoi primi quattro anni di operatività. Il consorzio che affianca produttori, importatori, distributori e riciclatori nella gestione dei rifiuti di beni in polietilene e che, insieme con Ecolight, Ecotessili, Ecoremat ed Ecolight Servizi fa parte del Sistema Ecolight, è cresciuto in rappresentanza e raccolta, promuovendo iniziative e progetti, ma soprattutto ponendosi come soggetto autorevole in un ambito che può contribuire molto alla costruzione di una concreta economia circolare, ma necessita di una regolamentazione maggiore.

Crescita dei volumi e delle aziende consorziate
Dal riconoscimento ministeriale, ottenuto a metà 2020, il numero di aziende consorziate è aumentato del 73% e ora punta a superare quota 200 entro la fine del 2024. Questo incremento di rappresentatività ha portato Ecopolietilene a registrare una crescita del 55,8% dei beni in polietilene immessi sul mercato dalle aziende consorziate, per un totale di 265.700 tonnellate (beni rigidi 47% e beni flessibili 53%). Dal 2022 a oggi la raccolta complessiva, avvenuta con il supporto di Ecolight Servizi, ha raggiunto le 90.500 tonnellate (di cui il 62% di beni rigidi e il 38% di beni flessibili), con un aumento del 13,2% nel solo ultimo anno. In totale, la raccolta nell’ultimo triennio rappresenta il 48% dell’immesso sul mercato, un dato superiore agli obblighi normativi.

Dallo sport all’agricoltura: la varietà dei prodotti considerati
La definizione di bene in polietilene racchiude un’ampia e diversificata tipologia di oggetti plastici, suddivisi tra beni flessibili e rigidi. I beni flessibili derivano prevalentemente dal settore agricolo e includono teli per pacciamatura e copertura di serre, motivo principale della significativa raccolta al Sud e nelle isole. A questi si aggiungono reti, teli e sacchi utilizzati in edilizia e in ambito domestico, oltre a film tecnici impiegati anche nello sport.
I beni rigidi spaziano invece dagli attrezzi per l’irrigazione, contenitori e vasi utilizzati in agricoltura e giardinaggio, a tubi, cassette e raccordi per edilizia e termotecnica, casalinghi, attrezzature per sport e pesca, mobili e oggetti di uso professionale, giocattoli e contenitori per rifiuti. L’impegno di Ecopolietilene nella gestione di questi rifiuti va nella direzione di rispettare tutti gli obblighi normativi imposti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) al momento del suo riconoscimento a operare su tutto il territorio nazionale.

Progetti e innovazione per incrementare la raccolta dei rifiuti di beni in polietilene in ambito urbano e professionale
Tra le iniziative principali, il Consorzio Ecopolietilene ha promosso progetti pilota per rafforzare la filiera circolare, in particolare sia per utilizzare le materie prime seconde ottenute dal riciclo dei teli agricoli e dai tubi per la produzione di altri oggetti plastici, sia per monitorare il conferimento dei beni in polietilene nei centri di raccolta comunali.

Il futuro chiama a raccolta
Il Consorzio è fortemente impegnato nel miglioramento continuo delle modalità di gestione e valorizzazione dei beni in polietilene. Tra le istanze portate avanti, spiccano: la miglior identificazione dei beni in polietilene, anche attraverso l’ipotesi di una raccolta differenziata più efficace e il coinvolgimento proattivo dei produttori, affinché possano giocare un ruolo determinante nell’intero ciclo di vita del prodotto, favorendo pratiche sostenibili.